Mariassunta Fiori, Gruppo Bracco: “le imprese sono chiamate a bilanciare efficienza e sostenibilità”

Mariassunta Fiori, laureata in chimica all’Università degli studi di Pavia, vanta un’esperienza ventennale in ruoli di crescente responsabilità nel settore chimico-farmaceutico. Attualmente ricopre il ruolo di Director Group Health, Safety and Environment per Bracco Imaging S.p.A., società del Gruppo Bracco specializzata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di soluzioni nel settore della diagnostica delle immagini.

 

La sua è la quinta intervista realizzata dal nostro team nel contesto di Sustainability Waves | ESG Italian Startups, l’iniziativa di Cariplo Factory che ha come obiettivo quello di raccogliere, approfondire e condividere i nuovi modelli di sviluppo sostenibile ideati da startup, istituzioni e aziende in prima linea nel cambiamento.

Molto prima che la parola “green” diventasse di moda Bracco è sempre stata attenta al tema della sostenibilità e della cultura ambientale. Qual è stato, in questo senso, il primo esempio di progetto sostenibile da voi realizzato?

La cura per l’ambiente è sempre stata una vera e propria “ossessione” per Bracco, fin da quando l’azienda era insediata sulle rive del fiume Lambro all’inizio degli anni ’70. All’epoca il fiume era turbolento, soggetto a numerose esondazioni, ma era viva nella memoria dell’imprenditore Bracco e in quella collettiva l’immagine di un fiume con acque pulite dove si potevano ancora pescare i gamberi: per questo motivo, e in ragione del fortissimo legame con la città di Milano, Bracco realizzò sul fiume un pioneristico impianto di depurazione delle acque proprio per preservare questo bene prezioso. Questa cura che Bracco ha per l’ambiente deriva, infatti, dal suo essere tutt’uno con il territorio e la società in cui essa opera.

 

In che modo, a distanza di anni da quel primo depuratore sul Lambro, Bracco è riuscita a mantenere costante questo impegno, sia a livello ambientale sia sociale, all’interno della sua visione strategica?

L’azienda è riuscita a tenere la rotta facendosi guidare dai valori e dalla visione propri della famiglia che la dirige: se è vero che il nostro scopo è quello di migliorare la vita delle persone, innovando i prodotti rivolti ai pazienti e ai medici che hanno cura di questi ultimi, è altrettanto vero che la nostra azienda riconosce come fondamentale il legame profondo tra il benessere delle persone e la qualità dell’ambiente, la salute umana e quella del pianeta.

 

Qual è il ruolo di aziende come Bracco nel tradurre obiettivi ambiziosi, come gli SDG, in iniziative concrete?

L’impegno ambientale è, prima di tutto, una visione strategica necessaria a sviluppare nuovi prodotti e servizi redditizi e, contemporaneamente, proteggere l’ambiente e sostenere le comunità locali. Un esempio in tal senso proviene dal nostro centro di ricerca di Colleretto Giacosa la cui mission è quella di rendere più ecosostenibili i processi di produzione attraverso la ricerca di solventi meno impattanti, il recupero delle materie prime e la riduzione dei rifiuti e dei reflui: un’attività di ricerca e sviluppo che ha portato Bracco a raggiungere una delle più alte percentuali di riciclo dei rifiuti tra quanti aderiscono al programma Responsible Care – il programma volontario di promozione dello Sviluppo Sostenibile dell’Industria Chimica mondiale.

 

Bracco ha deciso di non costruire impianti produttivi su aree vergini e di sostenere la chimica verde. Quali sono le ricadute sociali di questa scelta?

L’impegno di Bracco parte dalla scelta di non costruire su aree vergini ma di recuperare aree ad alta impronta chimica, intervenendo per il ripristino di un terreno già utilizzato. Gli impatti di tali scelte sono significativi sia dal punto di vista ambientale, sia soprattutto da quello sociale perché contribuiscono a sostenere le comunità locali. Dal punto di vista della chimica verde, inoltre, abbiamo dato vita nel 2019 al Premio Felder, una scolarship quinquiennale che ha l’obiettivo di riportare nel nostro paese giovani ricercatori italiani di talento. Infine, Bracco è tra i promotori di Responsible Care e recentemente ha aderito alla convenzione SusChem Italy, la piattaforma di Federchimica per lo sviluppo delle soluzioni italiane verso la chimica sostenibile.

 

Il capitale umano è un elemento al centro di tutte le strategie aziendali. Qual è il ruolo dei vostri dipendenti in questo processo di trasformazione?

Così come l’investimento in sostenibilità genera un ritorno reputazionale significativo verso i cittadini e i consumatori, anche i dipendenti (e aspiranti tali) traggono orgoglio e motivazioni dal lavorare in un’azienda impegnata su questo fronte. Per premiare questo sforzo, e diffondere le best practice all’interno del team aziendale, dal 2016 è stato istituito il Bracco Hse Award che valorizza i migliori progetti relativi alle tematiche di salute, sicurezza e ambiente.

 

Quali sono gli obiettivi che avete raggiunto fino ad oggi in termini di sostenibilità, e quali sono quelli che vi prefiggete per il prossimo futuro?

I nostri obiettivi, molteplici, vengono definiti in un piano pluriennale da tutto il leadership team. Il Gruppo è impegnato attivamente nel perseguimento dell’efficienza energetica per contrastare i cambiamenti climatici attraverso la creazione di community di consumatori di energia rinnovabile le quali, nel prossimo futuro, forniranno un contributo importante alla nostra decarbonizzazione L’azienda è altresì impegnata nel migliorare sempre di più la propria percentuale di recupero di solventi organici e delle materie prime e, non da ultimo, nello sviluppo di soluzioni di packaging innovativo. Infine, preferendo la ferrovia al trasporto via mare, siamo riusciti per la prima volta al mondo a far viaggiare il nostro prodotto a una temperatura controllata verso la Cina con una riduzione delle emissioni di carbonio pari al 40%.

 

Concludiamo con una domanda ricorrente che rivolgiamo a tutti i nostri ospiti: quali sono le priorità da rispettare per far sì che la sostenibilità possa diventare un modo per soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli delle generazioni future?

Le aziende devono essere temerarie, coraggiose e tenaci nell’affrontare la transizione energetica e trasformare quest’ultima in un’opportunità di innovazione e di futuro sostenibile, senza cercare a tutti i costi performance facili e di breve periodo. Noi crediamo che la responsabilità sociale sia oggi uno strumento di governance e di competitività per qualunque azienda: le imprese oggi più che mai sono chiamate a riprogettare il proprio sistema produttivo attraverso metodi e strumenti che consentono di bilanciare efficienza e sostenibilità ambientale e sociale.

 

 

 

Sustainability Waves

 

Vuoi scoprire di più sui criteri ESG e l’impatto sul futuro delle aziende? Cariplo Factory ha lanciato l’iniziativa Sustainability Waves | ESG Italian Startups, con l’obiettivo di raccontare le innovazioni delle startup italiane in termini di sostenibilità e, in particolare, in base ai criteri ESG.