Life Cycle Assessment: cinque vantaggi competitivi per le startup

Non un report qualsiasi: l’analisi tramite la metodologia Life Cycle Assessment dei prodotti e servizi di una startup non è mai un’attività fine a sé stessa, bensì uno strumento competitivo dal punto di vista commerciale, finanziario e operativo, grazie a una procedura capace di fornire numeriche oggettive e prospettive di miglioramento in un mondo sempre più orientato alla sostenibilità. Questi risultati sono tanto più vantaggiosi quanto prima viene applicata la metodologia, a condizione di avere consapevolezza di quali risultati possono essere effettivamente raggiunti (e quali no) con un “LCA”, come spiegato nel precedente articolo della rubrica.

 

Dai risultati conseguiti in base alla nostra esperienza è emerso più volte che un’analisi tramite metodologia Life Cycle Assessment permette alle startup di:

  1. Comunicare in maniera trasparente l’impatto dei propri prodotti e servizi. Una comunicazione che poggia sulle basi scientifiche del LCA è una comunicazione attrattiva nei confronti del cliente finale, sempre più esigente per quanto riguarda il contenuto delle dichiarazioni di impatto ambientale
  2. Acquisire credibilità verso gli investitori, condividendo con questi ultimi risultati validati scientificamente e fornendo loro una chiara strategia di innovazione, con obiettivi definiti di miglioramento nel breve e lungo termine, validati dall’analisi di impatto. Non è una novità, infatti, che sempre più fondi di investimento prediligano startup che hanno già svolto un’analisi LCA
  3. Prendere decisioni orientate alla sostenibilità su tutto ciò che riguarda il design (ed ecodesign) dei prodotti, l’acquisto di materie prime, il miglioramento dei processi produttivi e la gestione del fine vita in un’ottica di economia circolare. Grazie al Life Cycle Assessment è infatti possibile conoscere l’impatto dei materiali utilizzati e le esternalità negative associate ad ogni processo produttivo, con l’obiettivo di migliorare questi ultimi individuando le opzioni più vantaggiose dal punto di vista ambientale
  4. Soddisfare i requisiti imposti dalle normative ambientali e anticipare gli obblighi futuri, così da risparmiare tempo e risorse tanto per gli adeguamenti obbligatori per legge quanto per i requisiti imposti da fattori esterni ineludibili (ad esempio, i cambiamenti climatici). In questo contesto, è utile ricordare che uno dei pilastri dell’European Green Deal è la direttiva europea sulla progettazione ecocompatibile (Ecodesign Directive For Sustainable Products) che impone, a partire dal 2027, la trasparenza sugli impatti ambientali in termini di carbon footprint misurati tramite LCA su alcuni prodotti oggi in commercio.
  5. Esplorare nuove possibilità di innovazione, valutando, attraverso la metodologia LCA, alternative e opzioni possibili dal punto di vista della progettazione, della scelta dei materiali e delle fonti energetiche. Applicare la metodologia nelle fasi inziali di sviluppo di una startup permette infatti di perseguire un percorso di innovazione che sia anche allineato con i criteri di sostenibilità, e orientato alla scelta delle soluzioni a ridotto impatto ambientale.

 

Vantaggi competitivi, risparmio di risorse, maggiore attrattività agli occhi di clienti e investitori si sommano insieme, quindi, rendendo il Life Cycle Assessment uno strumento di innovazione completo, che ripaga ampiamente dai costi sostenuti per implementarlo a condizione di servirsene con la giusta dose di consapevolezza. Eppure, malgrado si dichiarino a conoscenza di queste opportunità, più della metà dei dirigenti fatica ancora oggi a prendere una decisione tempestiva, secondo un report del Financial Times.

 

La tempestività come variabile fondamentale del Life Cycle Assessment

Non è un mistero, infatti, che i risultati della misurazione tramite metodologia Life Cycle Assessment possono essere ostacolati dalla mancanza di dati primari, da un’incompleta visione d’insieme su tutto il ciclo di vita del proprio prodotto e dalla assenza di leve d’azione sufficienti a convincere fornitori e clienti a prendere decisioni comuni, orientate alla sostenibilità. Ulteriori criticità possono giungere dall’impossibilità di fare confronti tra prodotti e servizi diversi, come sottolineato nell’articolo di apertura di questa rubrica di approfondimento sulla metodologia LCA.

 

Come abbiamo avuto occasione di sperimentare in prima persona – nello svolgere una misurazione Life Cycle Assessment per le startup incluse nel programma di accelerazione di Terra Next – la tempestività è quindi una variabile fondamentale nel calcolo dei costi e benefici: realizzare la misurazione prima dell’effettivo ingresso sul mercato o della raccolta fondi permette di correggere gli “errori” di impostazione iniziali e compiere scelte consapevoli per quanto riguarda le materie prime, i fornitori, la comunicazione, e tutte quelle scelte che un’azienda consolidata non può più compiere rapidamente, mentre le startup nelle prime fasi di sviluppo possono ancora volgere a proprio favore.