Gladys H. Morales, IFAD: “investire nelle comunità rurali per investire in un futuro migliore”

gladys h. morales ifad

Gladys H. Morales è Senior Innovation Adviser della Change Delivery and Innovation Unit di IFAD (International Fund for Agricultural Development), per il quale si occupa della progettazione dello sviluppo di iniziative di corporate Innovation e di partnership volte alla sperimentazione e scalabilità di soluzioni innovative per lo sviluppo delle aree rurali e povere del mondo. Prima di entrare in IFAD ha diretto processi di trasformazione digitale di alcune agenzie governative e delle Nazioni Unite in America latina, Asia ed Europa, e ha lavorato per l’International Poverty Reduction Center in Cina.

 

Di seguito la sua preziosa testimonianza raccolta dal nostro team nel contesto di Sustainability Waves | ESG Italian Startups, l’iniziativa di Cariplo Factory per raccontare i nuovi modelli di sviluppo sostenibile ideati da startup, aziende e istituzioni.

L’intervista integrale di Gladys H. Morales per Sustainability Waves

 

Di cosa si occupa l’IFAD e quali sono le sue principali attività? 

L’ IFAD è un’istituzione finanziaria internazionale e agenzia specializzata delle Nazioni Unite, con sede a Roma, che dal 1978 ha fornito più di 23 miliardi di dollari in sovvenzioni e prestiti a basso interesse a progetti che hanno raggiunto oltre 518 milioni di persone. La nostra missione è quella di trasformare le economie rurali e i sistemi alimentari rendendo questi ultimi più inclusivi, produttivi, resilienti e sostenibili, sostenendo l’attività di piccoli produttori alimentari, donne, giovani e altri gruppi vulnerabili che vivono nelle zone agricole. Siamo l’unica organizzazione di cooperazione allo sviluppo dedita esclusivamente alla trasformazione dell’agricoltura, delle economie rurali e dei sistemi alimentari, e collaboriamo con i governi, il settore privato e gli esponenti della società civile a livello globale.

 

Come Cariplo Factory, anche l’IFAD opera quotidianamente nel campo dell’innovazione: che cosa vuol dire, per voi, questa parola?

Per L’IFAD l’innovazione è qualunque processo, prodotto o approccio in grado di aggiungere valore e fornire una soluzione sostenibile, equa e inclusiva alle sfide dello sviluppo rurale. Nella “Unit” dedicata all’innovazione, di cui sono Senior Adviser, ci occupiamo di identificare, testare e scalare idee attraverso strumenti come le “IFAD Innovation Challenges”, nelle quali i team partecipanti ricevono finanziamenti, mentoring e coaching sulla progettazione delle loro soluzioni innovative usando metodologie di innovation management e approcci che hanno dimostrato alta efficacia nel produrre risultati. Insieme al financing per lo sviluppo dei prodotti e ai programmi di skills development, IFAD offre anche supporto finanziario affinché i team possano strutturarsi e dedicarsi interamente allo sviluppo delle loro idee.

 

In che modo, secondo la vostra esperienza, l’innovazione può contribuire a migliorare la condizione delle aree rurali e povere del mondo?

Esistono diversi modi in cui l’innovazione può contribuire allo sviluppo rurale, ma l’obiettivo deve essere quello di realizzare un impatto sostenibile, equo e inclusivo e soprattutto centrato sull’essere umano. Solo coinvolgendo i diretti interessati e focalizzandoci sul problema, anziché privilegiare questa o quella tecnologia, possiamo trovare delle soluzioni efficaci che rispondano alle necessità e agli interessi delle persone e delle comunità a cui queste ultime appartengono.

 

Qual è il ruolo del settore privato in questo contesto?

I partenariati pubblico-privati possono favorire l’integrazione delle innovazioni generate dal settore privato con le politiche di lungo periodo dei governi, il sostegno del mondo accademico con quello degli attori della società civile. I partenariati sono fondamentali perché contribuiscono a portare l’innovazione in aree in cui il settore privato, da solo, non investirebbe, raggiungendo le popolazioni più vulnerabili e che vivono ai margini dell’innovazione prodotta dalle nuove tecnologie.

 

Quali sono le ricadute dei vostri investimenti, soprattutto dal punto di vista sociale e di governance?

Per noi promuovere un utilizzo sostenibile delle risorse naturali significa fornire una base economica stabile alle popolazioni rurali affinché queste ultime riescano a far fronte ai cambiamenti climatici, al degrado ambientale e alle trasformazioni del mercato. Per raggiungere questo obiettivo ci serviamo di apposite procedure di valutazione sociale, ambientale e climatica (SECAP) che ci consentono di gestire i rischi, monitorare gli impatti e definire le priorità dei nuovi investimenti sostenuti dall’IFAD anche attraverso processi per gli appalti innovativi “fit-for-purpose” che ci permettono di rendere le nostre operazioni più trasparenti e allineate agli obiettivi di sviluppo sostenibile.

 

Ci racconti alcuni progetti per comprendere i vostri obiettivi e i risultati che volete raggiungere?

IFAD sta innovando e finanziando l’innovazione in tanti settori e Paesi del mondo, ma vorrei condividere in particolare i risultati di due progetti della nostra innovation challenge del 2022. Una menzione speciale spetta a DIGI Climate Risk, una app che offre informazioni sul rischio di credito climatico di un prestito ai piccoli proprietari agricoli, integrando diverse fonti dati e tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale, e favorendo l’accesso a linee di credito che altrimenti questi ultimi non potrebbero ottenere. Un altro progetto da conoscere è “LandMonitor”, sviluppato in collaborazione con l’International Land Coalition, che permette di elaborare dati relativi alla proprietà fondiaria in stretta collaborazione con le comunità dove lavoriamo con l’obiettivo di istituire politiche fondiarie più inclusive e che permettano a donne e comunità vulnerabili di avere accesso alla proprietà della terra, aprendo così tantissime nuove opportunità di autonomia ed emancipazione.

 

Quali sono, in questo contesto, le priorità da rispettare per far sì che la sostenibilità possa diventare un modo per soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli delle generazioni future?

Le crisi globali hanno messo in luce le vulnerabilità dei nostri sistemi, rivelando quanto siano inadeguate le nostre risorse per prevenire future emergenze. Nonostante il contesto allarmante, un futuro migliore è possibile facendo i giusti investimenti: con quattro persone su cinque tra le più povere del mondo che vivono nelle aree rurali, investire in queste comunità e in sistemi alimentari sostenibili significa investire in un futuro migliore e pacifico per tutti.

Sustainability Waves

 

Vuoi scoprire di più sui criteri ESG e l’impatto sul futuro delle aziende? Cariplo Factory ha lanciato l’iniziativa Sustainability Waves | ESG Italian Startups, con l’obiettivo di raccontare le innovazioni delle startup italiane in termini di sostenibilità e, in particolare, in base ai criteri ESG.