Storie di Pow(H)er Generation con Monica D’Ascenzo

Con l’intervista a Monica D’Ascenzo, giornalista finanziaria de Il Sole 24 Ore e ideatrice di Alley Oop, ha preso il via Storie di Pow(H)er Generation, il nuovo format di Cariplo Factory che mira a raccontare la leadership e imprenditorialità al femminile nell’ecosistema italiano delle startup. Nei prossimi mesi racconteremo storie di donne che hanno fatto la differenza e, in questo spazio, ospiteremo imprenditrici, sportive, scienziate e manager di grandi aziende.

 

Monica D’Ascenzo ci ha raccontato il suo percorso professionale e personale e, soprattutto, ci ha fatto riflettere su quanto la parità di genere sia ancora una lontana conquista.

Intervista di Eleonora Brignoli, Digital Marketing Manager Cariplo Factory e board member di Young Women Network.

 

 

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Monica, partiamo dall’inizio della tua carriera. Quali sono state le evoluzioni che ti hanno portata da un percorso accademico, orientato alle discipline umanistiche e giornalistiche, alla specializzazione di oggi in mercati finanziari? In questo cammino hai incontrato delle difficoltà, e se sì come le hai superate?

“Il passaggio non è stato semplice. Durante il percorso universitario ho studiato lettere, indirizzo filologico letterario, con una tesi orientata alla storia della lingua italiana – quanto di più lontano dall’economia e la finanza si possa immaginare! Successivamente, ho frequentato la scuola di giornalismo dell’Università Cattolica di Milano, e proprio in questo periodo ho mossi i primi passi nel mondo del giornalismo finanziario. La mia prima esperienza professionale è iniziata a Milano Finanza, ricordo ancora la mia prima conferenza stampa per una società quotata in borsa: il linguaggio usato per me era assolutamente sconosciuto! Presi il coraggio a due mani e decisi di chiedere maggiori chiarimenti e spiegazioni a un analista finanziario presente in quel momento. Da quel giorno iniziai a studiare finanza”.

 

Oggi lavori in un settore, quello della finanza, che da sempre è stato considerato tipicamente maschile. E’ ancora oggi così? Quali sono le evoluzioni positive che hai potuto osservare in questo settore?

“Nel campo del giornalismo finanziario svettano eccellenti penne al femminile. Nella nostra redazione abbiamo il piacere di ospitare Antonella Olivieri, una delle firme di punta del Il Sole 24 Ore per la finanza, seguita dalle colleghe Marigia Mangano e Laura Galvagni. Anche alla luce di queste quotidiane presenze non ho mai percepito come “tipicamente maschile” il mondo del giornalismo. E’ vero, però, che se guardiamo i dati delle donne ai vertici delle aziende il panorama è sconfortante”.

 

Nella tua carriera professionale hai avuto modo di confrontarti con storie di donne che siedono in importanti consigli di amministrazione, in ruoli dirigenziali e decisionali. Quali sono, secondo te, oggi, i tratti distintivi della leadership al femminile?

“Sicuramente ogni donna ha dei tratti distintivi, derivanti dalla formazione ed esperienze individuali, che ritroviamo in quella che definiamo leadership al femminile. Il vero punto di riflessione, quando si parla di leadership al femminile, è la rappresentazione: oggi è necessaria una rappresentazione di genere più equa”.

 

Nel 2009, complice un altro periodo di crisi molto noto, hai scritto “Donne sull’orlo della crisi economica” in cui affrontavi questo tema offrendo consigli pratici quali “come trovare un impiego, fare carriera, difendere i propri diritti”. Ecco, qual è la cassetta degli attrezzi che ogni donna dovrebbe costruire per tracciare il proprio percorso professionale?

“Ritengo che la cassetta degli attrezzi si costruisca fin dalle prime esperienze di vita, come adulti e professionisti la nostra responsabilità è quella di fornire gli strumenti utili alle bambine di oggi che saranno le donne di domani, permettendo loro di diventare ciò che desiderano da amministratori delegati o mamme a tempo pieno. Non c’è differenza, l’importante è avere la possibilità di scegliere.”.

 

Davanti a questo scenario scoraggiante, uno spiraglio di speranza arriva dalla controtendenza negli ultimi anni. Le donne sanno fare squadra e supportare la crescita professionale e personale reciproca. Nuovi modelli femminili stanno emergendo, penso a Sara Gama, capitano della nazionale di calcio femminile, all’astronauta Samantha Cristoforetti, c’è qualche donna che ti ha ispirato o colpito particolarmente?

“Ho sempre pensato che tutti abbiano dei lati positivi e negativi, per questo motivo non sento di avere una forte idealizzazione verso un’unica role model. Allo stesso tempo sono grata di aver incontrato, nel corso della via carriera, professionistica con i quali confrontarmi, apprendere e rafforzare le mie idee”.

 

E’ sotto gli occhi di tutti che ci sia un pò di frizione tra la maternità e successivamente genitorialità e lo sviluppo di carriera o della sfera professionale. Oggi si tende a considerare l’individuo un tutt’uno tra lavoro e vita privata mentre in passato questi elementi viaggiavano su binari separati. Tu come ti sei confrontata con questo argomento? Hai trovato delle difficoltà?

“Ritengo che sia necessario, oggi più che mai, trovare un equilibrio tra l’essere madre, giornalista, scrittrice e molto altro. La maternità è sicuramente un periodo di discontinuità sul nostro cammino professionale, e la nostra attenzione dovrebbe essere posta sulle donne che non sono nella condizione di vivere serenamente questo periodo, conciliazione tra lavoro e famiglia.

In Italia l’occupazione è al 47,5%, questo significa che lavora meno di una donna su due. La forza lavoro in Italia è composta anche da donne che spesso si trovano nella condizione di lasciare il lavoro per occuparsi dei figli. I dati sulle dimissioni volontarie sono sconfortati, ma un positivo arriva dai congedi di paternità che potrebbero aiutare a facilitare le dinamiche familiari e portare un nuovo mindset aziendale. I figli, infatti, non sono solo delle donne.”

 

 

Grazie Monica D’Ascenzo per aver condiviso con noi la sua storia, con la speranza che sia fonte d’ispirazione e consapevolezza.

 

 

Appuntamento alla prossima puntata di Storie di Pow(H)er Generation il 1 Luglio 2021 con Maria Teresa Minotti, Director di PayPal Italia intervistata da Ilenia Serafini, Digital Marketing Manager.

 

Alla prossima puntata!

 

 

Per maggiori informazioni sull’iniziativa  Pow(H)er Generation ti invitiamo a scoprire di più sul sito ufficiale di Cariplo Factory.