Storie di Pow(H)er Generation con Maria Teresa Minotti

Prosegue con l’intervista a Maria Teresa Minotti,  Director di PayPal Italia , Storie di Pow(H)er Generation, il nuovo format di Cariplo Factory che racconta la leadership e imprenditoria al femminile nell’ecosistema italiano dell’innovazione. Nei prossimi mesi racconteremo storie di donne che hanno fatto la differenza e, in questo spazio, ospiteremo imprenditrici, sportive, scienziate e manager di startup e grandi aziende.

Maria Teresa Minotti ci ha raccontato la sua esperienza professionale e visione circa le tematiche di diversity e parità di genere.

Intervista di Ilenia Serafini, Marketing Manager Cariplo Factory.

 

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Maria Teresa, ci aiuti a ripercorrere le tappe principali della tua carriera?

“Ho iniziato la mia carriera a 23 anni ricoprendo il ruolo di key account manager – un lavoro estremamente faticoso. Mi interfacciavo con i buyer della grande distribuzione portando avanti negoziazioni spesso molto complesse ed importanti. Successivamente ho lavorato per British American Tobacco dove ho avuto l’opportunità di cambiare posizione lavorativa ogni anno, una strategia che adottano molte aziende per incentivare la crescita professionale di giovani talenti. L’esperienza più sfidante per me, in quel periodo, fu ricoprire il ruolo di Area Manager perché mi ritrovai a capo di un team di persone molto più senior di me. Dopo questa esperienza sono entrata nel mondo dei pagamenti, prima in Poste Italiane e poi in Western Union, dove mi sono occupata anche di mercati internazionali. Infine, anni anni fa sono arrivata in PayPal, dove oggi ricopro la posizione di Director”.

 

In ogni percorso professionale può capitare un momento “sliding doors”… qual è stato il tuo?

“Ne ho vissuti molti. Probabilmente l’episodio più significativo è quello legato al mio trasferimento da Roma a Milano. In quel periodo decisi che dopo la maternità avrei lasciato la posizione che ricoprivo nell’azienda in cui lavoravo per lanciarmi nel digitale, in un ruolo di business development. Volevo rimettermi in gioco dopo la nascita dei miei due figli, avevo voglia di cambiare. Sono felice di questa scelta”.

 

Lavori in un contesto lavorativo internazionale e la tua azienda è da sempre molto attiva nella promozione della gender diversity. Ci racconti qualche numero e quali iniziative dedicate proprio alla sensibilizzazione sul tema?

“Abbiamo annunciato proprio ieri, al Gender Equality Forum, il contributo di PayPal di un investimento di più di 100 milioni di dollari al fine di incentivare l’inclusione finanziaria e l’imprenditorialità  per le donne di tutto il mondo.

Questa iniziativa segue l’investimento di più di 500 milioni di dollari già investiti a favore della causa del Black Lives Matter. Infatti la missione di PayPal, come dice sempre il nostro CEO Dan Schulman è contribuire alla democratizzazione dei servizi finanziari. Inoltre, PayPal vuole promuovere e assicurare i valori di diversity e inclusion nel nostro ambiente lavorativo in primis. Per questo, promuoviamo ruoli dirigenziali per tutte le figure all’interno dell’azienda in quanto il nostro obiettivo è avere maggiore balance in termini di genere. Oggi abbiamo il 43% di popolazione femminile all’interno dell’azienda.”

 

Ci parli anche delle attività rivolte all’esterno che portate avanti come Paypal?

“Ci sono tante iniziative all’interno della nostra azienda che hanno un impatto anche verso l’esterno: in particolare il social innovation team, con cui organizziamo attività sia di volontariato che di finanziamento per sostenere cause come la crescita dell’imprenditorialità femminile e la difesa della diversity. Anche il team Unity, un gruppo di risorse interne, è espressamente focalizzato sui temi di diversity, offrendo opportunità di shadowing e programmi di mentoring.”

 

Durante la tua esperienza professionale hai riscontrato un cambiamento positivo sul tema della gender equality? Come si può secondo te ancora migliorare?

“Sebbene in questi anni siano stati fatti molti progressi, si può ancora migliorare. Personalmente, sento di aver fatto grandi progressi nell’affrontare situazioni che potrebbero essere discriminatorie. Qualche anno fa chiedevo il permesso o aspettavo di essere interpellata per esprimere il mio parere, oggi non è più così. Ho imparato a prendermi il mio spazio.”

 

Sei ai vertici di un’azienda che opera in un settore, quello della finanza, che da sempre è stato considerato tipicamente maschile. Quali sono le evoluzioni positive che hai potuto osservare in questo settore e gli elementi che hanno permesso questo cambiamento?

“In PayPal, a livello globale, c’è molta diversity anche ai livelli manageriali. Tuttavia, se penso al mercato italiano, mi capita spesso di osservare gruppi di leader uomini in posizioni predominanti. Essendo responsabile di PayPal per il mercato italiano, ho l’onore, nel mio piccolo, di affermare la mia leadership senza adeguarmi al contesto prettamente maschile nel quale mi trovo a presenziare. Oggi cerco di rimanere fedele alla mia personalità mentre in passato mi capitava di comportarmi come pensavo che gli altri avrebbero voluto vedermi.”

 

C’è stato un momento in cui ti sei sentita inadeguata al contesto lavorativo in quanto donna? Se sì, come l’hai superato?

Non mi sono mai sentita davvero inadeguata però mi è capitato di non sentirmi propriamente a mio agio. Mi è successo, in un tavolo di discussione, di non sentirmi valorizzata per il mio ruolo però ho imparato a gestire queste situazioni in modo proattivo, cercando di affermare le mie opinioni.

 

C’è un consiglio che avresti voluto ricevere o qualcosa che avresti voluto sapere all’inizio o durante  le prime fasi della tua carriera professionale?

Io ho iniziato questa carriera quasi per caso, è un percorso che non avevo immaginato a priori. Per questo, avrei voluto avere un punto di riferimento o un mentore che mi aiutasse a maturare dal punto di vista professionale.

 

Ci salutiamo chiedendoti di lasciare un consiglio alle persone in questo momento connesse. Cosa ti sentiresti di consigliare a chi, oggi, si trova all’inizio del proprio percorso professionale?

Consiglio di essere disposti ad ampliare le proprie prospettive, ascoltare le persone che si stimano e  farsi consigliare senza mai perdere il proprio stile.  La diversità è un valore e se la mettiamo il luce possiamo avere successo, non dobbiamo adeguarci.

 

Grazie Maria Teresa Minotti per aver condiviso con noi la sua storia, con la speranza che sia fonte d’ispirazione e consapevolezza.

 

 

Per maggiori informazioni sull’iniziativa  Pow(H)er Generation ti invitiamo a scoprire di più sul sito ufficiale di Cariplo Factory.