Palestre Digitali: la parola ai partecipanti della trentesima edizione

Oltre 1.300 studenti e studentesse coinvolti, 29 edizioni in 10 anni, 200 ore di formazione per ogni edizione: sono questi i numeri di Palestre Digitali, destinati a crescere ulteriormente dopo la chiusura ufficiale della trentesima edizione del progetto che ha l’obiettivo di trasformarli nei professionisti digitali del domani. L’iniziativa, unica nel suo genere, si distingue per un format ibrido di quattro settimane di full-immersion animate da workshop, virtual classroom, esercitazioni, incontri continui con professionisti e aziende di rilievo italiano e internazionale. 

  

Una sfida interpersonale, un’esperienza immersiva e totalizzante, un percorso intenso e di orientamento al futuro: con queste parole Giulia, Margherita, Davide Mauro, Alice e Maria Grazia hanno descritto la loro esperienza a Palestre Digitali, nel corso di una breve intervista “collettiva” che abbiamo deciso di condividere qui come spunto di riflessione e di stimolo per coloro che decideranno di candidarsi alla prossima edizione. 

 

Palestre Digitali, nata nel 2012, è promossa da Accenture e realizzata grazie al patrocinio di Regione Lombardia e al supporto di partner quali Cariplo Factory, Italia S.p.A., Assolombarda, GiGroup, Jobiri, Job Farm, Fondazione Italiana Accenture, Young Women Network e Randstad.   

 

Quattro settimane full-time per diventare esperti delle professioni digitali: cosa hanno significato, per te?   

Giulia Tagliavento, studentessa di filosofia e successivamente in marketing e comunicazione: queste settimane sono state una sfida, a livello interpersonale e di contenuto. In particolare, ho avuto occasione di mettere alla prova il mio comportamento all’interno di un team, capire quali sono le mie aree di miglioramento e farmi un’idea più precisa delle nuove professioni in ambito comunicativo. Nel mio percorso di studi in Marketing e Comunicazione ho avuto modo di approfondire sia la teoria, sia gli strumenti di lavoro del settore, senza tuttavia avere la possibilità di metterli alla prova in un contesto aziendale. Per tale ragione non avevo ben compreso le figure professionali del settore e le relative aree di competenza, avendo difficoltà ad inquadrare il mio futuro in modo preciso. Palestre Digitali mi ha permesso di uscire da questa ambiguità e capire, se non che cosa vorrei fare davvero, che cosa non vorrei fare del tutto. 

  

  

Alla fine di queste quattro settimane, cosa pensi che ti abbia arricchito di più di tutto il percorso formativo? C’è stato un intervento particolarmente significativo?  

Margherita Ripoli, studentessa di Economia e interessata alle opportunità offerte dal digitale: le lezioni sul Digital Marketing sono state tra i momenti più interessanti del percorso, perché mi hanno offerto uno sguardo a 360 gradi su questo settore. Ho imparato come costruire un progetto di marketing dall’inizio alla fine adattandolo alla proposta del cliente, servendomi non solo delle mie idee ma anche di tool professionali e specifici per svolgere questo lavoro.  

  

  

Il format di Palestre Digitali prevede numerose attività: virtual classroom, un percorso di e-learning self paced, un business case, un project work dedicato alla realtà di Cariplo Factory. Come è stato per te approcciarsi al mondo dell’innovazione? Quali sono state le cose più interessanti e anche quelle più difficili?  

Davide Mauro Fumagalli, studente di Comunicazione e Società e appassionato di nuove tecnologie applicate allo sviluppo umano: senza dubbio è stato un percorso intenso, anche se per me l’innovazione è sempre stata una questione affascinante che ho imparato ad approcciare senza troppe difficoltà e in maniera critica grazie al mio percorso di studi. In tal senso, ritengo che il più grande ostacolo non sia tanto l’innovazione in quanto tale, ma decidere come e per quali scopi utilizzarla. Questo è vero specialmente adesso che stiamo prendendo confidenza con le IA, fino a pochi mesi fa considerate alla stregua di racconti di fantascienza. Dobbiamo quindi assicurarci che sia la tecnologia a servire l’essere umano, e non il contrario: è sicuramente questa la parte più difficile, ma – personalmente – anche la più interessante.  

  

  

Prima di partecipare a Palestre Digitali avevi un’idea degli argomenti che sarebbero stati trattati? L’esperienza formativa ti ha aiutato ad ampliare i tuoi orizzonti conoscitivi e ti ha fornito spunti per il futuro?    

Alice Castaldo, studentessa di Comunicazione e Società e appassionata di marketing e lingue straniere: prima di iniziare Palestre Digitali abbiamo ricevuto un calendario in cui erano presenti tutte le lezioni e gli argomenti che avremmo affrontato giorno per giorno. Inizialmente avevo un’idea generale di cosa fosse il Digital Marketing, ma grazie a Palestre Digitali sono riuscita a capire meglio quali fossero le figure professionali presenti sul mercato e la varietà delle attività che è possibile intraprendere. Sono riuscita a dare forma alle mie ispirazioni e a trovare una strada che fosse giusta per me. Ho capito che è un ambiente dinamico, sempre in crescita e che offre tantissime possibilità. Lo consiglio fortemente a tutti coloro che vogliono approfondire questa disciplina e che hanno voglia di mettersi in gioco e sfidare sé stessi.  

  

  

Che consigli daresti ad un ragazzo/a che, come te, si è appena iscritto/a a Palestre Digitali?   

Maria Grazia Solomi, studentessa di Mediazione Linguistica e Lingue per le imprese e appassionata di materie umanistiche: a chi si è appena iscritto a Palestre Digitali consiglio di partecipare attivamente, e con convinzione, per acquisire non solo conoscenze ma anche competenze. Palestre Digitali è molto più di un corso di formazione: è un’esperienza immersiva e totalizzante che permette a chiunque la viva a pieno di relazionarsi e confrontarsi con diverse figure professionali emergenti nel mondo del lavoro, e di apprendere le dinamiche lavorative di quest’ultimo. Il mio consiglio è, inoltre, quello di “essere curiosi”: curiosi di conoscere e scoprire, sfruttare l’opportunità per chiarire ogni dubbio facendo affidamento sulle conoscenze e l’expertise dei docenti. Infine, ritengo che Palestre Digitali sia un’occasione utile per fare networking e conoscere persone che non sono solo compagni di una bellissima avventura, ma che nel tempo possono diventare persino amici e confidenti.