MyTutela, al fianco delle donne contro la violenza domestica

Nel corso delle ultime settimane, la quarantena forzata negli spazi abitativi domestici ha fatto emergere un dato preoccupante, che riguarda gli effetti “secondari” dell’epidemia di Covid-19: la violenza sulle donne. Dall’inizio della quarantena, il numero dei casi registrati è aumentato in maniera esponenziale, +75% sul tutto il territorio nazionale. In alcuni casi, le mura domestiche si sono trasformate in una prigione silenziosa, che colpisce i soggetti più vulnerabili e in difficoltà. 

A offrire supporto digitale alle vittime c’è MyTutela, l’applicazione mobile per aiutare le donne vittime di abusi, violenza, bullismo e qualsiasi altro reato commesso sotto forma di molestia. Nata nel 2006 dall’incontro tra due esperti di cyber security, MyTutela aiuta le vittime a raccogliere le evidenze digitali circa la loro condizione e, allo stesso tempo, facilita il lavoro delle Forze dell’Ordine, operando su vari livelli:

  • Raccoglie e archivia i dati da cellulare in modalità forense (sms, chiamate, whatsapp, chat, immagini e video);
  • Custodisce i dati per la vittima e per le Forze dell’Ordine proteggendoli anche nei casi in cui il cellulare venga danneggiato o perso;
  • Consente di scaricare un Report dei dati in formato ‘ad hoc’ da usare in fase di denuncia e processo;
  • Grazie all’opzione ‘Audio Ambiente’ raccoglie le evidenze digitali a tutela delle vittime di violenza fisica;
  • In caso di pericolo consente di chiamare un numero di emergenza o le Forze dell’Ordine.

Per superare la paura e ricordare alle donne che non sono sole, durante il periodo dell’emergenza MyTutela ha deciso di rendere gratuita la propria app, con lo scopo di stare vicino alle vittime di violenza fisica e psicologia, scoraggiare qualsiasi forma di molestia e invitare a chiedere aiuto e denunciare.