Conclusa la Winter School sulle food policy per le città lombarde: esperienze e design thinking dedicato alle città partecipanti

La Winter School sulle Food Policy per Città lombarde si è conclusa l’ 11 dicembre dopo 8 moduli che hanno visto la partecipazione di tanti rappresentanti e funzionari di città come Mantova, Brescia, Bergamo, Lodi, Varese e Cremona, e anche delle Fondazioni di comunità, che in diverse modalità stanno lavorando sul cibo e sulla definizione di sistemi alimentari sostenibili.

 

La Winter School, promossa dal Comune di Milano e dalla Fondazione Cariplo e realizzata in collaborazione con Cariplo Factory ha permesso di approfondire i temi che caratterizzano la costruzione delle food policy a livello urbano, esplorando i settori di intervento e gli strumenti di attuazione che possono essere definiti a livello locale dai soggetti coinvolti e in particolare dalle città.

 

In particolare, grazie ai 16 relatori presenti nelle diverse sessioni e alla facilitazione degli ultimi 2 moduli dedicati al Design Thinking, sono stati presentati casi studio ed esperienze scalabili e replicabili nei diversi Comuni, adattandoli ai contesti istituzionali di riferimento.

 

Il primo e il secondo modulo hanno presentato le leve e i temi rilevanti a livello cittadino, da considerare per agire in modo concreto e armonico sul sistema alimentare. Grazie alla presenza dei responsabili tecnici del Comune di Milano e della Regione Lombardia si è inoltre potuto entrare nello specifico delle modalità di attuazione delle azioni per la collaborazione con tanti attori del territorio attraverso avvisi pubblici, collaborazioni, convenzioni e altri strumenti legislativi. Nel secondo modulo in particolare sono stati presentati i processi e i passaggi necessari per la creazione di strumenti di policy efficaci e innovativi, capaci di tenere insieme soggetti pubblici e privati: dalle aziende alle organizzazioni del terzo settore.

 

Il terzo modulo ha affrontato nel dettaglio il tema dello spreco alimentare portando le esperienze delle mense scolastiche milanesi e il confronto con quelle delle altre città che hanno al loro attivo diverse soluzioni per gestire questo importante settore delle amministrazioni. Dalla prevenzione attraverso la comunicazione e l’utilizzo di strumenti quali i sacchetti salvamerenda, i cambi del menù per renderlo più adatto ai gusti dei bambini evitando così gli sprechi. Si è poi analizzato il caso della gestione delle eccedenze a livello cittadino con gli hub contro lo spreco alimentare e la riduzione della Tari, messi in atto dal Comune di Milano. Il supporto nella definizione dei modelli da parte del Politecnico di Milano e il coinvolgimento della Fondazione Cariplo è stato alla base di questa azione.

 

Con il quarto modulo si è analizzato il tema dell’accesso al cibo partendo dalle risposte di aiuto alimentare adottate durante la pandemia di Covid 19 portando l’esperienza di Milano e del network cittadino attivato. Con l’aiuto di Action Aid Italia e di Programma QuBiì si è poi inquadrato il tema del diritto al cibo,  della povertà alimentare e delle strategie messe in atto sia rispetto all’emergenza causata dal Covid 19, sia rispetto alla situazione generale delle fragilità economiche nelle città.

 

Il quinto modulo ha acceso i riflettori su un altro tema fondamentale per i sistemi alimentari urbani, le filiere e l’approvvigionamento locale. Partendo dall’innovazione gestionale degli ultimi anni delle cascine e delle aree agricole del Comune di Milano, si è approfondito il tema della valorizzazione delle potenzialità dei Distretti agricoli puntando sull’integrazione nel sistema esistente. La realtà agricola dell’ambito periurbano è stata inoltre letta dal punto di vista dell’approvvigionamento per le mense scolastiche in riferimento ai Criteri Ambientali Minimi e alle convenzioni con gli agricoltori. Infine tra le esperienze significative presenti in città, è stato presentato l’esempio del Mercato della Terra, mercato agricolo che da 10 anni porta i prodotti e i produttori delle filiere corte in città, facilitando il dialogo tra la cultura urbana e quella rurale.

Il sesto modulo ha invece condotto i partecipanti attraverso la fase di misurazione e valutazione dei progetti inserite nelle politiche alimentari. La fase di attuazione delle azioni infatti permette la raccolta di dati sui beneficiari ma anche sui risultati economici e ambientali di ogni attività realizzata e per questo è importante raccogliere in modo strutturato e consapevole le conoscenze per poter verificare efficacia ed efficienza e poter comunicare tali risultati all’esterno e quindi “rendicontare” ai cittadini la food policy locale.

Nell’ambito del monitoraggio inoltre, è stata trattata anche l’azione di allineamento con strategie regionali, nazionali e internazionali quali la “messa a terra” degli SDGs e di altre azioni sull’economia circolare che sono ormai alla base dei piani di azione delle città per la crescita sostenibile e inclusiva.

 

A conclusione della Winter School i partecipanti sono stati chiamati a co-progettare le possibili fasi di avviamento di  food policy nelle città per pensare in modo armonico al sistema alimentare in tutte le sue parti. Gli ultimi 2 moduli quindi dedicati al Design Thinking e curati da Vincenzo di Maria, Design Thinking advisor di Cariplo Factory, sono stati finalizzati alla progettazione partecipata di indicazioni per uno “starter kit” per i Comuni lombardi interessati ad avviare una Food Policy urbana.

Punto di partenza di questo lavoro è stata la mappatura delle aspettative e dei progetti in corso (raccolte nei moduli precedenti nell’ambito di confronti facilitati tra i funzionari partecipanti) e la condivisione di esempi di utilizzo del Design Thinking applicato a processi complessi nelle amministrazioni e nelle aziende. Sono stati inoltre sperimentati strumenti specifici (mappatura e matrice degli attori, tutorial per Mural-piattaforma di collaborazione online, etc) per svolgere un esercizio in gruppi di lavoro al fine di definire i primi step di avvio di una food policy urbana (promotori, coinvolgimento attori interni ed esterni del Comune, individuazione di progetti pilota, elementi per la valutazione del percorso, etc).

 

Attraverso la Winter School è stato quindi possibile conoscere e scambiare esperienze concrete di Food Policy e dibattere le modalità di attuazione, realizzazione e scalabilità in altri contesti adottando una chiave di lettura amministrativa, mettendo in luce professionalità, interesse ed entusiasmo dei funzionari partecipanti.

Sono stati prodotti e forniti molti materiali audio e video che verranno messi a disposizione di tutti gli interessati attraverso un toolkit disponibile dal mese di febbraio 2021, sul sito della Food Policy, dando così l’opportunità a tutte le città interessate, di conoscere meglio i processi e le azioni necessarie per la costruzione di Food Policy urbane.