221e, il Pulsossimetro per la cura del Covid-19 da remoto

Durante le ultime settimane, l’ondata dei casi di infezione da Covid-19 ha messo a dura prova il sistema ospedaliero italiano, che ha vissuto momenti critici dovuti dal sovraccarico di pazienti e dall’analisi di un ingente numero di tamponi per l’individuazione dei contagi. 

A fronte di questa problematica, la startup 221e ha sviluppato un Pulsossimetro per la misurazione del parametro di Sp02 da remoto dei pazienti affetti da Covid-19. L’obiettivo è quello di agevolare le strutture ospedaliere regolando l’afflusso delle persone tramite uno screening preventivo che valuta le condizioni fisiche e identifica i casi caratterizzati da effettiva criticità, fronteggiando così l’emergenza ed evitando il sovraccarico di pazienti assistibili direttamente dal domicilio. In questo modo, si potrà evitare l’analisi con tamponi, avvalendosi di un sistema di monitoraggio dei parametri in modo continuativo e scandito nel tempo. Inoltre, 221e desidera fornire il progetto del modulo sensore PPG in forma completamente open-source, per dar modo a chiunque ne abbia necessità e capacità di realizzare e rendere a sua volta disponibile il dispositivo.